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INTERREG GO!: la Regione del Veneto partecipa all'evento sul futuro di Interreg

02 aprile 2025
Raffaele Fitto, vicepresidente esecutivo della Commissione Europea

Il mondo Interreg si è dato appuntamento a Gorizia per due giorni di riflessione sull’andamento dei Programmi di cooperazione territoriale europea nel 2021-2027 e per gettare le basi del futuro negoziato sulla programmazione 2028-2035.

Ha aperto i lavori il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto con delega alla Coesione e riforme, che ha celebrato la capacità di Interreg di costruire solidi ponti tra le comunità. Il Commissario Fitto ha definito Interreg uno strumento fondamentale per rafforzare l’Europa, promuovere unità e stabilità e sostenere il percorso di allargamento dell’Unione.

La Commissione Europea ha pubblicato il 1 aprile la comunicazione predisposta in occasione della revisione di metà periodo, che offre spunti di riflessione su come modernizzare la Politica di Coesione per renderla più semplice, più d’impatto e maggiormente focalizzata; in questo contesto, Interreg avrà un ruolo importante nel contribuire alla competitività dell’Unione favorendo scambi di idee, opportunità di apprendimento e generando progetti creativi che siano fonte di ispirazione e di rinforzo dei valori europei.

Gli orientamenti politici di Ursula von der Leyen per la Commissione Europea 2024-2029 definiscono il “diritto di rimanere (right to stay) nel luogo chiamato casa” come una priorità per ottenere l’equità sociale; ciò significa che i cittadini europei residenti nelle aree di confine hanno lo stesso diritto di chi vive nelle aree più urbanizzate di ottenere servizi pubblici, istruzione, trasporti, connettività digitale. Interreg dovrà raccogliere la sfida di portare equità lungo i confini esterni dell’Unione, sia verso Ucraina e Moldavia che verso i Paesi balcanici, sostenendo così la politica di allargamento dell’UE.

Il Commissario Fitto ha colto l’occasione per ringraziare i molti giovani presenti all’evento che hanno contribuito a definire i 7 punti della Dichiarazione dei Giovani sul futuro della cooperazione territoriale: si tratta del risultato di un processo di consultazione iniziato a novembre 2024 a Bruxelles e conclusosi a Gorizia il 28 marzo 2025 con la presentazione al pubblico delle raccomandazioni e delle azioni concrete che i giovani consegnano simbolicamente alle Autorità di Gestione degli 86 Programmi Interreg per un’Europa più inclusiva e con meno barriere. Sono state coinvolte nel processo di consultazione e nell’evento di Gorizia anche le IVY (Interreg Youth Volunteer) che hanno collaborato con la UO Cooperazione Territoriale e Macrostrategie Europee della Regione del Veneto nel secondo semestre del 2024. Si tratta di Beatrice Tassotti che ha prestato servizio presso il Punto di Contatto Nazionale del Programma Interreg CENTRAL EUROPE e di Irene Barro che ha collaborato con l’Ufficio regionale Interreg Italia-Slovenia.

Nel corso delle due giornate di lavori sono intervenuti per la DG REGIO (Direzione generale della Politica regionale e urbana) Slawomir Tokarski, Direttore della Cooperazione territoriale europea, macroregioni, Interreg e attuazione dei programmi I (REGIO.D) e Jean-Pierre Halkin, il quale, all’interno della medesima Direzione, ricopre il ruolo di Direttore di Interreg, cooperazione transfrontaliera, frontiere interne (REGIO.D.2). Il Direttore Tokarski ha sottolineato l’importanza di perseverare nel mantenere quell’identità unica e quell’approccio cooperativo che, fra tutti i Fondi della Politica di Coesione, distingue Interreg per flessibilità, sinergie e capacità di adattamento alle esigenze locali. Il Direttore Halkin ha condiviso dati molto interessanti sull’implementazione delle nuove misure introdotte in Interreg nel 2021-2027, ovvero le Operazioni di Importanza Strategica (OSI) e gli obiettivi politici specifici per Interreg (ISO); inoltre sono stati forniti dettagli su come, in modo estremamente flessibile, i fondi inizialmente destinati ai Programmi di cooperazione con la Russia e la Bielorussia siano stati convertiti in fondi per progetti collaborativi con l’Ucraina e la Moldavia.

La Regione del Veneto ha partecipato all’evento con il Direttore dell’Area Politiche economiche, capitale umano e programmazione comunitaria, Santo Romano, accompagnato dall’Autorità di Gestione del Programma Interreg Italia-Croazia, Silvia Comiati e dalla Dirigente della UO Cooperazione Territoriale e Macrostrategie Europee, Rita Bertocco: per loro e per il loro staff si è trattato di un’occasione di confronto a livello nazionale e internazionale con le analoghe strutture che operano in altre regioni europee e con i dirigenti del Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud della Presidenza del Consiglio dei Ministri, oltre che con i dirigenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Particolarmente apprezzato è stato il discorso dell’Assessore Barbara Zilli della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia che ha ringraziato la Regione del Veneto e la Repubblica di Slovenia per la proficua collaborazione nel Comitato di Sorveglianza del Programma Interreg Italia-Slovenia.

L’evento di Gorizia ha gettato le basi per il lungo lavoro di negoziato che inizierà in tarda primavera con la pubblicazione, da parte della Commissione Europea, delle bozze di regolamenti per la Politica di coesione 2028-2035; la Regione del Veneto sarà chiamata a contribuire, attraverso il Coordinamento regionale CTE, alle proposte di emendamento che il Governo italiano invierà a Commissione Europea e Parlamento Europeo una volta esaminato il pacchetto regolamentare per la Coesione. Inoltre, gli Uffici regionali nomineranno i propri membri nelle Task Force di ogni Programma Interreg per contribuire alla definizione dei nuovi obiettivi tematici per i futuri programmi di cooperazione.